Breve storia del PRC
di Buccinasco

A differenza di molti altri comuni, anche della nostra zona, nel 1991 la grandissima maggioranza degli iscritti all’ex PCI a Buccinasco aderì al Pds; non vi fu nessuna scissione organizzata e Rifondazione Comunista, a Buccinasco, nacque pertanto quasi esclusivamente per volontà di compagni provenienti da Democrazia Proletaria.

Nel 1994 Buccinasco fu il primo comune del sud ovest milanese in cui il PRC affrontò la prova elettorale, presentandosi in coalizione con una lista civica di sinistra (Pds): fu un successo eccezionale! Rifondazione Comunista ottenne l’11,82% dei voti e si affermò come terzo partito del Comune. Il PRC elesse due consiglieri, Giorgio Crepaldi e Calogero Sferlazza; in seguito ad una errata interpretazione della legge elettorale (allora appena varata e, quindi, ancora soggetta a letture da parte dei competenti organi di controllo oggi non più ritenute valide), Rifondazione Comunista perse però uno dei due consiglieri, a seguito di un ricorso fatto dai Verdi (il cui candidato sindaco è stato per un lungo periodo assessore nella prima giunta Lanati!).

Nel 1998 il PRC si presentò alle elezioni comunali in coalizione con i Ds, i Verdi, il Ppi e una lista civica, ottenendo un altro lusinghiero risultato: conseguì il 10,57% dei voti ed elesse 2 consiglieri comunali, Giampietro Camito e Grazia Albanesi.

Nel corso del tempo il nucleo di Buccinasco del PRC è cresciuto notevolmente, guadagnando sempre maggiori adesioni e sempre più militanti; Rifondazione Comunista è da anni protagonista a Buccinasco del dibattito politico e culturale, conducendo una strenua battaglia contro le scelte dell’amministrazione di destra guidata da Lanati.


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